Radice

Lo ha detto Marcello Pacifico, presidente Anief e Udir, durante il suo saluto al Collegio dei Docenti del Liceo Classico Umberto I di Palermo. Per il sindacalista, l’abnegazione di ottimi dirigenti scolastici non può essere l’antidoto per i tanti problemi irrisolti della macchina organizzativa scolastica. Nulla possono fare, dinanzi agli organici incompleti, con quasi il 30% di cattedre oggi ancora prive del docente, alla mancata sicurezza di molti istituti che ha come capro espiatorio il preside, e a contratti ignominiosamente bloccati dal 2009 oppure ad indennità dimezzate da corrispondere tramite il fondo d’istituto per progetti e attività aggiuntive. Tra i nodi mai sciolti ci sono le ricostruzioni di carriera illegittime. Ma anche le ingiustizie sugli Ataprima dimenticati per il potenziamento scolastico e poi assunti per un terzo, in appena 6.200, a fronte degli oltre 18mila posti liberi. Tutto questo è accaduto proprio mentre i carichi di lavoro delle segreterie si sono intensificati, anche a causa dell’illegittimo coinvolgimento diretto delle scuole nella salvaguardia della salute degli alunni, come è accaduto col decreto vaccini. Tra i docenti rimane in vita un precariato altissimo. Per non parlare dei Dsga, ai quali viene negato il concorso pubblico da oltre 20 anni. E che dire dei dirigenti scolastici, con quasi 2mila reggenze da attuare e una selezione nazionale attesa da tempo? Lo Stato non ha tutelato nemmeno il personale della scuola sul fronte dei compensi, congelando quell’indennità di vacanza contrattuale che avrebbe assicurato almeno la metà dell’adeguamento all’inflazione, costringendo il sindacato ad attivare dei ricorsi gratuiti per attribuire loro il maltolto nel periodo 2008-2018. A subire danni notevoli, sono stati infine i dirigenti scolastici, che hanno maggiori responsabilità su servizi, gestione del personale e sicurezza, in raffronto ai colleghi del pubblico e del privato, ma ricevono in cambio buste paga praticamente dimezzate

Continuano ad essere attivi i ricorsi Anief e i ricorsi Udir per il recupero pieno dell’indennità di vacanza contrattuale illegittimamente negata.

Il sindacato cita il Miur in giudizio davanti al Tribunale amministrativo anche per la mancata trasmissione del decreto direttoriale richiesto di individuazione delle risorse per il FUN 2017 ai fini del raggiungimento della perequazione esterna con le altre aree della dirigenza e si costituisce presso la Corte suprema per ottenere la perequazione l’assegno individuale d’anzianità non assegnati ai dirigenti scolastici assunti dopo il 2001. Così la rabbia dei presidi approda presso le Corti di giustizia italiane. Pronto il ricorso per lo sblocco dell’IVC. 

In caso di accoglimento, gli stipendi dei dirigenti della scuola potrebbero essere raddoppiati, per non ricercare quelle 3mila euro in più per una reggenza o per una valutazione che nessuno vuole così come è stata pensata.

Di tutti questi argomenti se ne parlerà anche a margine dei lavori del I Workshop della dirigenza della scuola, che si svolgerà a Palermo il 16-17 settembre prossimo. Scarica la locandina e invia la domanda di partecipazione gratuita a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il 5 settembre. Sarai nostro ospite e avrai rimborsate le spese di viaggio.

Per aderire al ricorso contro il taglio del FUN, vai al seguente link

Per aderire al ricorso per lo sblocco dell’indennità di vacanza contrattuale, scarica la diffida e pre-aderisci

Per aderire al ricorso per l’assegnazione della RIA, scarica la diffida e pre-aderisci

Invia la domanda di partecipazione entro il 5/09

 

Partecipa al dibattito pubblico sulla nuova proposta normativa relativa al Testo Unico sulla sicurezza e alla nuova piattaforma contrattuale per ottenete la perequazione interna e esterna ai margini dei lavori che vedranno impegnati esperti del settore, presidi in servizio e in quiescenza.

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Più di 200 già le adesioni, riserva il tuo posto subito, sarai nostro gradito ospite.

Scarica locandina

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A breve, dopo la prossima stipula dell’Atto di indirizzo presso la Funzione Pubblica, prenderà il via il confronto per il rinnovo contrattuale. Legge di stabilità 2017 permettendo, i docenti, come tutti i dipendenti della PA, si ritroveranno in busta paga nel 2018 circa 85 euro lordi in più. Una cifra irrisoria, che non cambierà il deprimente posizionamento stipendiale di Eurydice su 40 Paesi europei. Ben altra cosa, sarebbe il recupero dell’indennità di vacanza contrattuale e un aumento stipendiale adeguato, pari ad un incremento netto in busta paga di 220 euro. Per Anief-Udir, assieme alle risorse per gli aumenti stipendiali, nel nuovo contratto dovranno essere riconsiderate altre questioni: il cumulo degli aumenti con il bonus 80 euro in modo che uno non escluda l’altro; il salario accessorio che sarà distribuito per merito; i capitoli su orari e ferie; la revisione dei permessi e delle assenze per malattia. Il silenzio su questi aspetti, non lascia presagire nulla di buono.

 

Marcello Pacifico (Anief-Udir): Qualsiasi intesa, senza il recupero del costo dell’inflazione, sarebbe un accordo contro i lavoratori e dirigenti della PA. Per noi, non rimane che impugnare tale politica, chiedendo ai lavoratori di inviare formale diffida al Miur oppure di aderire direttamente al ricorso rivolgendosi al giudice del lavoro, in modo da recuperare almeno il 7% degli ultimi due anni di quell’indennità sottratta in modo illegittimo, come previsto dalla Consulta, interrompendo pure i termini di prescrizione. Premesso questo, Anief e Udir chiedono che l’atto di indirizzo del Governo sai sottoposto al giudizio di tutti lavori della scuola, così come l’ipotesi di firma del nuovo contratto. La quale va certificata con uno specifico referendum. Va poi trovato il modo per reintrodurre il primo scaglione stipendiale. Come va ricordata la la posizione dei tribunali, a partire dai giudici di Lussemburgo, sempre più favorevoli ai risarcimenti, per mancata assegnazione degli scatti di anzianità per il pre-ruolo e il conferimento dei mesi estivi al personale precario.

 

Continuano ad essere attivi i ricorsi Anief e i ricorsi Udir per il recupero pieno dell’indennità di vacanza contrattuale illegittimamente negata.

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