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È iniziato l'iter della conversione in legge del decreto approvato dal CdM che apre per il prossimo triennio una “finestra” per andare in pensione già a 59 anni con “Opzione Donna” e 62 per tutti. Domani, alle 19.15, i due giovani sindacati del personale docente, Ata e dirigente della scuola presenteranno alla commissione Lavoro di Palazzo Madama le proposte specifiche emendative, per la peculiare situazione dei lavoratori del comparto e dell'area dell'istruzione e della ricerca. Sempre da domani, i lavoratori dell’istruzione potranno cominciare ad inviare la propria adesione a quota 100.
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Le procedure e i criteri per la definizione della Programmazione nazionale in materia di edilizia scolastica erano già state pubblicate per il triennio 2018-2020. Le regioni furono autorizzate a stipulare mutui, con oneri di ammortamento a totale carico dello Stato, con la finalità di favorire interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico di edifici scolastici, nonché per la costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici. Udir, da sempre presente nelle battaglie atte a tutelare i dirigenti scolastici in tema di sicurezza, riporta l’analisi dell’ingegner Natale Saccone.
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In merito alla sicurezza antincendio delle scuole, il sindacato UDIR si è sempre battuto per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, nonché per la salvaguardia delle responsabilità civili e penali dei dirigenti scolastici in Italia. Sono già disponibili i dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica, per singolo istituto scolastico, attraverso il portale del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, nella sezione dedicata ai dati e open data, che consentono a tutti i cittadini di conoscere lo stato di salute degli edifici scolastici presenti sul territorio nazionale; tali dati risultano utili per individuare le priorità d’intervento. Il giovane sindacato ha chiesto all’ingegnere Natale Saccone di approfondire la questione.
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Rispetto al testo approvato nell’emendamento presentato dai relatori sulla partecipazione al prossimo concorso di chi ha svolto la funzione di DS per due anni, l'opposizione (i senatori Roberto Berardi, Luigi Vitali, Antonio Iannone, Dario Damiani, Loredana De Petris, Vasco Errani, Pietro Grasso, Francesco Laforgia, Marco Marsilio, Alessandrina Lonardo) e la maggioranza (i senatori Alessandra Maiorino, Michela Montevecchi, Agnese Gallicchio, Marco Pellegrini) ripresentano in aula gli emendamenti Udir per la partecipazione dei ricorrenti 2011 a un nuovo corso riservato, e quelli per la semplificazione del lavoro delle segreterie sull'utilizzo delle risorse residue rimaste alle scuola, sulla sicurezza e la responsabilità dei dirigenti scolastici e sulla valutazione.
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Risulta necessario sanare la posizione dei ricorrenti contro le procedure concorsuali del 2011 per diventare capo d’istituto, nell'interesse di risolvere il contenzioso pendente presso il giudice delle leggi. L'unico modo per tutelare le immissioni in ruolo dei presidi assunti non è certo quello di pensare una nuova procedura riservata, magari con accesso diretto all'orale. A questo punto, rimane sempre più in bilico la posizione dei 500 nuovi dirigenti assunti a seguito delle procedure riservate disposte dal D. M. n. 499 del 20 luglio 2015. Marcello Pacifico (Anief-Udir): In questo modo si va a ledere l’uguaglianza di trattamento e si va a complicare ancora di più il già alto numero di istituti senza dirigente scolastico e assegnati in reggenza. Se si vuole evitare il rischio della bocciatura dalla Consulta, l’unica soluzione da attuare rimane l'approvazione degli emendamenti presentati dell'opposizione.
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