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Il sindacato ha presentato delle proposte di modifica con emendamenti al DL 44 del 1° aprile 2021 (AS 2167) recante nuove e urgenti misure per il contenimento della diffusione dei contagi da Covid19 attualmente all’esame della I Commissione Affari Costituzionale al Senato
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Perché la norma introdotta dalla legge di bilancio riguarderebbe il solo anno scolastico. Udir presenta un nuovo emendamento in prima commissione del Senato al decreto legge n. 44/2021 “Contenimento Covid-19” per risolvere il problema e assegnare 400 presidenze in più utili per la mobilità e per le nuove immissioni in ruolo. Scarica il testo dell’emendamento. “Obiettivo - per Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Udir - è ripristinare un numero dieci volte tanto tagliato negli scorsi anni nel silenzio assordante degli altri sindacati. Erano 12 mila la sedi, oggi sono 8 mila”
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Tra quelli suggeriti dai sindacati Anief e Udir contro i vincoli normativi e contrattuali esistenti per i trasferimenti e l’assegnazione provvisoria. Ora si aspetta il voto sul 31.31, 31.0-8, 31.016, 31.44, 31.0132 presentati da FI, FdI, Lega e M5S. Interessante se ammissibile il 31.010 di Merlo e Carlo su assunzione docenti di sostegno. Marcello Pacifico (Anief-Udir) ricorda che è possibile chiedere l’assegnazione temporanea per tutto il personale
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Resi pubblici gli emendamenti: sono presenti ben cinque proposte emendative, tra cui la questione sulla mobilità dei dirigenti scolastici, argomento più volte affrontato dal giovane sindacato
Come detto sono 5 le proposte emendative all’articolo 30 e 31 del Decreto Sostegni (A.S.2144) che cambiano i vincoli attuali, estendendo fino al 70 o addirittura al 100% il limite dei posti sulle sedi vacanti e disponibili utili per i trasferimenti dei dirigenti scolastici ed eliminano i blocchi per i neo assunti dell'ultimo concorso, a dispetto dell’emergenza epidemiologica che ha portato molti presidi a lavorare fuori la propria regione di residenza. Finalmente si affronta il problema dei capi d’istituto assunti con i concorsi del 2011 e 2015 della regione Campania che pur avendo superato i vincoli previsti per la richiesta di mobilità non riescono a tornare a casa
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