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Udir plaude all'iniziativa spontanea di 700 presidi, a cui ha aderito, e rinnova ai gruppi parlamentari la necessità di cambiare le norme in legge di Bilancio sulla sicurezza, salario accessorio e valutazione rispetto all'Intesa sottoscritta dagli altri sindacati. Al sit-in presente una delegazione dei dd.ss. iscritti a Udir, guidata dai dirigenti scolastici Patrizia Costantini, Giuseppe Di Vico e Pietro Perziani.
Marcello Pacifico, presidente Udir, afferma che “bisogna esonerare i capi d’istituto dalle responsabilità civili, penali e amministrative rispetto ai problemi relativi all'insicurezza degli edifici, ripristinare il taglio del 30% del Fun fatto nell'ultimo triennio con il versamento della Ria dei presidi andati in pensione, pena il dimezzamento della retribuzione di posizione e di risultato, garantire un sistema di valutazione oggettivo, ma adeguando il salario accessorio a quello degli altri dirigenti pubblici”.
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Primo obiettivo raggiunto, perché il viceministro Ascani e i sindacati firmano un'intesa che impegna il Governo a inserire modifiche alla legge di bilancio su infrastrutture e responsabilità come chiesto dal giovane sindacato e dai 700 presidi che hanno aderito alla manifestazione, e risorse per compensare la perdita d'acquisto degli stipendi a causa della riduzione del Fun come denunciato da Pacifico.
Marcello Pacifico (Udir): “Ora servono i fatti, lo vedremo quando presenteremo alle forze parlamentari delle proposte emendative orientate a mettere in sicurezza le strutture, tutelare il ds e garantirgli la perequazione con le altre aree della dirigenza”.
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Spesso i dirigenti scolastici sono oberati da tante responsabilità e non hanno il tempo di selezionare bandi e progetti che potrebbero dare avvio a buone prassi e nuove opportunità per il proprio istituto. Eurosofia cerca costantemente i bandi rivolti alle scuole e aiuta i dirigenti scolastici a valutare tra differenti opzioni, per scegliere i progetti più interessanti e con i fondi più consistenti. Troppo spesso le scuole si lasciano sfuggire potenziali risorse, perché non designano figure specifiche in grado di valutare le proposte, sottoporle al dirigente scolastico e attivarsi tempestivamente.
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