Si è conclusa l’assemblea tra i sindacati e il Ministro della Funzione Pubblica Giulia Bongiorno, tenutasi oggi a Roma, presso Palazzo Vidoni, per il rinnovo dei contratti nazionali 2019-2021. Purtroppo risultano esigue le risorse: si è partiti dal Disegno di Legge di Bilancio 2019 approvato dal Consiglio dei Ministri e l’Atto della Camera 1334 in discussione in questo momento presso la V Commissione Bilancio, a cui Udir ha presentato 7 emendamenti. Tra le richieste: la piena perequazione della retribuzione di posizione parte fissa dello stipendio entro il 2018, il ripristino del versamento della RIA dei presidi in quiescenza nel FUN, stipendi adeguati all'inflazione e nessun impatto della valutazione del portfolio sulla retribuzione di risultato. Visiona l’intero testo.
Udir, giovane sindacato nato per tutelare la categoria dei DS, da sempre, sin dalla sua fondazione, si è battuto affinché le problematiche legate al comparto di riferimento possano essere risolte. Nell’incontro odierno, il sindacato, insieme con Confedir, si è confrontato sull’aspetto della contrattazione nella pubblica amministrazione, nell’ottica di un incremento costante. Per quanto riguarda il sistema pensionistico, si intende garantire, nei rinnovi contrattuali previsti per i dipendenti e dirigenti del pubblico impiego, l’allineamento del salario minimo al tasso annuo di inflazione reale, certificato dall’Istat e accertato dal Ministero dell’Economia e Finanze, così da disporre “il riallineamento degli stipendi attraverso l’integrale recupero, in percentuale, del tasso di inflazione reale certificato dall’Istat, superiore al 20%. La copertura finanziaria è garantita dalle risorse stanziate dal Fondo per il reddito di cittadinanza”.
Un punto importante delle battaglie del sindacato, ripreso negli emendamenti e discusso nuovamente, è quello della contrattazione: è stato chiesto di ottenere la “perequazione esterna nella contrattazione 2016-2018 e lo stanziamento della RIA dei dirigenti in congedo nel FUN: la norma intende concludere, entro la stagione contrattuale 2016/2018, la progressiva armonizzazione della retribuzione di posizione di parte fissa a quella prevista per le altre figure dirigenziali del comparto Istruzione e Ricerca, confluite nella stessa area, e disporre il versamento della RIA prevista dal Contratto dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 178/15. In attesa della verifica della piena efficacia dell’attuale sistema di valutazione, si sospendono gli effetti nella determinazione della valutazione di risultato”.
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- Pubblicato: 13 Novembre 2018