Almeno 30 mila euro per la RIA non corrisposta dal 2016 (-18 mila euro), per la perequazione piena ottenuta per la retribuzione di parte fissa soltanto dal 2019 (-22 mila euro) e per il blocco dell’indennità di vacanza contrattuale (-24 euro mensili nel 2019). Queste sono le voci che rappresentano la sconfitta. Udir ricorre contro l’ipotesi di accordo firmato dai sindacati rappresentativi per difendere la professionalità del DS. Il sindacato invita i dirigenti scolastici a partecipare alla Giornata di studio: Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali che si terrà a Torino; invia la scheda di adesione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Saranno 1.601 euro in media al netto delle tasse (tasso del 35%) gli arretrati per effetto degli aumenti stipendiali decisi per l’intero triennio 2016/2018, rispetto ai 2.462 euro stanziati complessivamente: 16 euro per il 20016, 40,40 per il 2017 e 125 euro per il 2018. A questi si aggiungeranno 3.238,65 come parziale perequazione per il 2018 e altri 9.398,43 euro per il 2019 rispetto agli attuali valori (comma 1, articolo 39 del CCNL). Se nel primo caso si ripercorre quanto già firmato nei comparti con aumenti dello 0,36%, 1,69% e 3,48% inferiori almeno della metà rispetto all’aumento del costo della vita, nel secondo caso non si comprende perché rispetto allo stesso nuovo stipendio tabellare tra dirigenti scolastici, di Afam, Università e Ricerca si debba assistere alla piena perequazione della parte fissa della retribuzione di risultato soltanto dal 2019 per adeguare gli attuali 3.166,68 euro ai 12.565,11 euro a regime (comma 4, articolo 39 del CCNL). E che dire della RIA garantita ai presidi assunti prima del 2011 (comma 6, articolo 39 del CCNL), eppure mai versata nel FUN per quelli rimasti in servizio a partire dal 1 settembre 2012?
Qui qualcosa non quadra se i dirigenti scolastici sono transitati dal 2006 nella stessa area dei dirigenti della ricerca, dell’università e dell’Afam ai sensi dell’art. 7 del Contratto Collettivo Nazionale Quadro 2016-2018 del 13 luglio 2016 e hanno diritto allo stesso trattamento economico, senza se e senza ma, come la stessa legge del 27 dicembre 2017, n. 205, riconosce.
E che dire del blocco dell’indennità di vacanza contrattuale derivante dall’assorbimento della voce dal 1 gennaio 2019, quando l’attuale disegno di legge di stabilità 2019 prevede proprio dal quarto mese successivo allo sblocco del contratto l’attribuzione di un aumento automatico dello 0,42, addirittura dello 0,7 dal settimo mese con una perdita media netta di ulteriori 24 mesi mensili.
Udir assiste coloro che vogliono ricorrere in tribunale, per poter recuperare quanto dovuto.
Per aderire ai ricorsi e recuperare 18 mila euro di Ria da versare nel FUN, vai al seguente link
Per aderire ai ricorsi e sbloccare l’indennità di vacanza contrattuale, vai al seguente link
Per aderire ai ricorsi e ottenere la differenza della perequazione della parte fissa della retribuzione di risultato, più di 22 mila euro, vai al seguente link
Scarica l’ipotesi del CCNL 2016/2018
Scarica il precedente CCNL 2006/2009
Udir intanto, presente oggi a Rende con la Giornata di studio: Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali, invita i DS a partecipare ai seminari formativi e informativi. Il prossimo incontro sarà a Torino (scheda di adesione); per partecipare basta inviare la scheda all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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- Pubblicato: 17 Dicembre 2018