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Lo stesso risulta di un terzo tagliato negli ultimi sette anni, anche per effetto del mancato versamento della RIA dei presidi andati in quiescenza. Ad ogni modo, dal 2019 la situazione deve cambiare per non impoverire più dei professionisti dello Stato che sono pagati già meno degli altri dirigenti e degli stessi ex presidi che svolgono il loro medesimo lavoro. In caso contrario dovremo far partire i ricorsi annunciati al tribunale del lavoro per ottenere giustizia e quanto dovuto.

 

 

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Probabilmente il 28 novembre si firmerà il contratto: i sindacati rappresentativi continuano a tacere sulla retribuzione variabile e accessoria, mentre Udir ritiene che si debba ottenere almeno il minimo sindacalecon il recupero degli 8 mila euro della perequazione esterna già dal 2016 e della RIA dei presidi andati in quiescenza dal 1 settembre 2012. Ridicoli anche gli aumenti, meno della metà dell'inflazione cresciuta durante il blocco contrattuale, mentre permane l'obbligo della sbagliata valutazione del portfolio. Per il giovane sindacato non ci sono le condizioni per firmare. In questi giorni Udir ha predisposto una piattaforma per il rinnovo del CCNL 2016/18 in dieci punti. Di seguito, riportiamo l’attenta analisi del DS Pietro Perziani, esperto conoscitore ed estensore del primo contratto della dirigenza scolastica, impegnato tra l’altro come formatore, in questi mesi, nelle giornate di studio organizzate da Udir. Sarà presente a Verona(scheda di adesione) e a Rende (scheda di adesione). Per partecipare inviare la scheda all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

 

Opera di lobbying, informazione, consultazione e dialogo con la Commissione Ue e le autorità nazionale, ricorsi giurisdizionali in tutte le corti europei e italiane per scrivere una Carta dei professionisti dell'educazione, armonizzare reclutamento, progressione di carriera e pensione, diffondere i valori della cittadinanza dell'Unione improntati al rispetto del diritto e del lavoro, alla giustizia sociale: sono alcune delle sfide lanciate durante la tavola rotonda nel giorno conclusivo del convegno Cesi Accademia Europa su Horizon 2025 dal titolo “Professionisti e sindacati dell’istruzione: orizzonte 2025”: la Cesi è pronta a fornire il suo contributo sul Manifesto degli insegnanti.

 

 

Il giovane sindacato Udir si è sempre battuto affinché la Sicurezza sia presente nelle nostre scuole: lo ha fatto battendosi e lanciando appelli a chi di competenza. Da sempre è uno dei punti cardini della sua battaglia: il dirigente scolastico ha il compito di garantire la sicurezza all’interno del proprio istituto, tutelando l’integrità psico-fisica dell’alunno e vigilando pure sui soggetti a cui è demandato il compito di garantire la sicurezza, adottando misure atte a prevenire eventuali rischi all’interno delle istituzioni scolastiche. Ma sulla persona del DS non possono ricadere  colpe di cui non ha responsabilità. Inoltre, il presidente nazionale Udir Marcello Pacifico ha chiesto anche che si approvi subito la proposta di legge C- 1114 Villani (M5S) per tutelare pure i dirigenti scolastici sulle scorta delle proposte elaborate dal giovane sindacato al testo unico sulla sicurezza.

 

 

In V Commissione della Camera si discuterà di servizio prestato con titolo di studio per accedere ai concorsi (58.1), corso riservato ai ricorrenti concorso dirigenti scolastici 2011-2015 (58.23), assegnazione di 300 presidi e Dsga nelle scuole sottodimensionate (58.10), assunzioni degli Itp vincitori del concorso 2016 (58.16), immissioni in ruolo educatori su posti vacanti (58.2), proroga al 1° settembre delle nuove norme sul decreto delegato 66/17 sull’inclusione scolastica (58.07). Dichiarati inammissibili gli altri emendamenti, comunque prossimi ad essere respinti.