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Per fornire delle risposte concrete alle tante incombenze che ogni giorno attendono sulla porta della loro scuola i nostri capi d’istituto, UDIR ha organizzato un Convegno Nazionale rivolto ai dirigenti della scuola, sul tema: “La legge 205/2017, il contratto, la perequazione e gli adempimenti dei Dirigenti Scolastici”. Il Convegno si svolgerà a Palermo il 19 maggio 2018, dalle ore 11.00 alle ore 17.00, presso San Paolo Palace Hotel, via Messina Marine, n. 91, secondo il programma della locandinaL’incontro sarà utile per determinare la politica sindacale in questo 2018, per dibattere sulla rilevazione delle deleghe al 31 dicembre 2017, sul CCNL di area per il triennio 2016/2018, sulla legge 205/17, e anche per offrire un percorso di formazione, di crescita professionale e di consapevolezza per la categoria dei Dirigenti della Scuola. Durante i lavori, sarà possibile avere una consulenza gratuita con il team di esperti e legali, nonché aderire ai ricorsi promossi dal sindacato verso i quali si è interessati.I partecipanti sono invitati a consegnare al più presto la scheda di adesione.

Marcello Pacifico, Presidente UDIR e Segretario Organizzativo CONFEDIR: La gestione di tutta questa serie di rapporti in un mondo sempre più schizofrenico, basti vedere le aggressioni dei genitori ai docenti di questi ultimi tempi e con un impianto normativo che si arricchisce ogni giorno di normative complesse e sempre più cariche di responsabilità, è diventa un’impresa ardua. In contesti territoriali difficili, praticamente è quasi impossibile. Nel conto vanno messe le scarse opportunità di formazione da parte degli operatori, nonché il rapporto sempre più difficile con le famiglie nell’era della globalizzazione.

Per approfondire tali aspetti e fornire delle indicazioni concrete, UDIR e ANIEF, in collaborazione con Eurosofia, hanno organizzato per il 20 maggio, dalle ore 9.00 alle ore 11.00, presso San Paolo Palace Hotel, una sessione di discussione sul tema di stringente attualità del burnout e degli atti di violenza a danno degli operatori della scuola, alla presenza di esperti, rappresentanti dei lavoratori, delle famiglie, dei discenti e dei dirigenti delle scuole. L'iniziativa, che sarà sostenuta dalle due sigle sindacali, intende porre una seria riflessione nell'opinione pubblica sulla violenza che sta colpendo tutto il mondo della scuola.

 

 

ROMA, 30 APR - Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del provvedimento sulla "Applicazione della normativa antincendio agli edifici e ai locali adibiti alle scuole di qualsiasi tipo, ordine e grado, nonché agli edifici e ai locali adibiti ad asili nido", sono stati definiti tre livelli di priorità per adeguare gli istituti cui si deve tenere conto nel programmare le attività di adeguamento antincendio degli edifici scolastici italiani, la metà di quali costruiti prima del 1971. A ricordarlo è il sindacato Udir, il quale evidenzia anche che "essendo lo scorso 31 dicembre scaduto il termine di adeguamento alla normativa antincendio, più volte prorogato, degli edifici e dei locali adibiti a scuole, come è scaduto il termine di adeguamento degli edifici e locali adibiti ad asili nido, vige tutt'ora la necessità di definire, in materia di prevenzione incendi nelle scuole, indicazioni programmatiche prioritarie per l'adeguamento delle strutture alla normativa di sicurezza antincendio". Per Marcello Pacifico delll' Udir, "anche a seguito delle novità classificatorie, i Dirigenti Scolastici dovranno continuare a dirigere e gestire l'attività scolastica in edifici che non sono sicuri, mentre gli edifici scolastici si troveranno ad avere un'ulteriore sorta di nuova ipotesi di classificazione". "Purtroppo in Italia - osserva ancora Pacifico - sono tantissimi i Dirigenti Scolastici che devono fronteggiare giornalmente una situazione di rischio grave ed esteso e pertanto devono chiedere ai Prefetti la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio e sismiche, tali da certificare la continuità o meno dell'attività scolastica nella relativa struttura, affinché possa essere valutata l'ipotesi di chiusura della stessa a salvaguardia dell'incolumità della vita di lavoratori ed alunni". (ANSA).

 

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DM 21 marzo 2018 (G.U. n. 74 del 29/03/2018) “Applicazione della normativa antincendio agli edifici e ai locali adibiti a scuole di qualsiasi tipo, ordine e grado, nonché agli edifici e ai locali adibiti ad asili nido”, sono stati definiti tre livelli di priorità per adeguare gli istituti di ogni ordine e grado cui si deve tenere conto nel programmare le attività di adeguamento antincendio degli edifici scolastici italiani, la metà di quali costruiti prima del 1971. Essendo lo scorso 31 dicembre scaduto il termine di adeguamento alla normativa antincendio, più volte prorogato, degli edifici e dei locali adibiti a scuole di qualsiasi tipo, ordine e grado, come è scaduto il termine di adeguamento degli edifici e locali adibiti ad asili nido, relativamente alle prescrizioni indicate all'art. 6, comma 1, lettera a), del decreto del Ministro dell'interno 16 luglio 2014, vige tutt’ora la necessità di definire, in materia di prevenzione incendi nelle scuole, indicazioni programmatiche prioritarie ai fini dell'adeguamento delle strutture alla normativa di sicurezza antincendio. Pertanto, nel rispetto degli articoli 3 e 4 del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, le attività di adeguamento degli edifici e dei locali adibiti a scuole potranno essere realizzate secondo una serie di indicazioni, attuative del citato decreto ministeriale, che fissa tre livelli di priorità programmatica.

Marcello Pacifico (Udir): Anche a seguito delle novità classificatorie, i Dirigenti Scolastici dovranno continuare a dirigere e gestire l'attività scolastica in edifici che non sono sicuri, mentre gli edifici scolastici si troveranno ad avere un’ulteriore sorta di nuova ipotesi di classificazione: quelli dotati di CPI e SCIA; quelli che in atto hanno dato fine ai lavori di adeguamento antincendio in attesa di verifica della regolarità della SCIA o del rilascio del CPI; edifici scolastici per i quali i lavori di adeguamento non sono stati ancora completati o neanche iniziati. Purtroppo in Italia sono tantissimi i Dirigenti Scolastici che si trovano nella terza ipotesi di sicurezza antincendio: devono fronteggiare giornalmente una situazione di rischio grave ed esteso e pertanto devono chiedere ai Prefetti chiamati in causa quali organi superiori agli enti locali (come da nostra diffida già presentata) la verifica delle condizioni di sicurezza antincendio e sismiche, tali da acclarare la continuità o meno dell’attività scolastica nella relativa struttura, affinché possa essere perentoriamente valutata l’ipotesi di chiusura della stessa a salvaguardia dell’incolumità della vita di lavoratori ed alunni che giornalmente vi operano con alto senso civico e responsabilità.

Su questi temi, con l’obiettivo di offrire un percorso continuo di formazione e di crescita professionale, per il giorno 19 maggio 2018 UDIR ha organizzato a Palermo un importante evento formativo, nel corso del quale i dirigenti scolastici potranno trovare risposte concrete alle mille e una necessità che ogni giorno li attendono sulla porta della loro scuola. Udir invita gli interessati a partecipare al convegno nazionale in programma a Palermo il 19 maggio: i partecipanti sono invitati a consegnare al più presto la scheda di adesione.

 

 

Il nuovo contratto dei dirigenti dell’Area Istruzione e Ricerca determinerà, quando sarà firmato (al momento siamo ancora lontani, considerato che quello di cui sopra è il primo incontro), un aumento stipendiale per i presidi alla luce delle risorse stanziate in legge di Bilancio: 37 milioni di euro per il 2018, 41 mln di euro per il 2019 e 96 a regime dal 2020. Il sindacato Udir, che continua la sua scalata di consensi tra la categoria, avendo raggiunto in un solo anno di vita il 3,5% della rappresentatività, chiede agli altri sindacati di arrivare al tavolo della trattativa avendo in mente un concetto ben chiaro: rifiutarsi di barattare gli aumenti miseri, già assegnati nel comparto e lontani dall'inflazione (+0,36 rispetto a +8,1 di inflazione tra il 2008 e il 2016), la perequazione interna (RIA) ed esterna dei dirigenti delle scuole autonome. Scorrendo i dati Aran sui dirigenti pubblici, pubblicati in queste ore, sulla base delle risultanze provenienti dal Conto annuale della Ragioneria Generale dello Stato, tenendo conto delle retribuzioni medie pro-capite di comparto, distinte in retribuzione fissa e retribuzione accessoria, si scopre infatti che gli ex presidi rispetto agli ex dirigenti di AFAM, Università e Ricerca ora confluiti nella stessa area, infatti, percepiscono in meno cifre davvero corpose.

Marcello Pacifico (Udir): Alla fine, si apre la stagione contrattuale nella nuova area della dirigenza dell'istruzione e della ricerca, con stipendi complessivi che addirittura risultano essere quasi la metà tra un dirigente scolastico e uno della ricerca. È chiaramente una situazione che non può essere più sostenibile e che non è stata sanata neanche dalla Legge 205/17, che soltanto dal 2020 a regime, equipara tra le due parti la sola relativa alla retribuzione di posizione di parte fissa, la quale corrisponde comunque a poco più di 8mila euro a fronte dei 22 mila di differenza e degli altri 46mila già attribuiti. Senza parlare del mancato riconoscimento dell'anzianità retributiva maturata nel ruolo da docenti dai dirigenti scolastici assunti dopo il 2001 che potrebbe essere coperta dai fondi stanziati dalla Legge 107/15.

Udir ricorda che sono attivi i ricorsi per Fun, Ria e Perequazione esterna.

Per offrire un percorso continuo di formazione e di crescita professionale, ma anche di consapevolezza sulla categoria, per il giorno 19 maggio 2018 UDIR ha organizzato a Palermo un importante evento formativo, nel corso del quale i dirigenti scolastici potranno trovare risposte concrete alle mille e una necessità che ogni giorno li attendono sulla porta della loro scuola. Udir invita gli interessati a partecipare al convegno nazionale in programma a Palermo il 19 maggio:i partecipanti sono invitati a consegnare al più presto lascheda di adesione.

 

Il giovane sindacato ottiene dal giudice monocratico l’ammissione di dieci capi d’istituto in servizio presso istituti comprensivi a svolgere il ruolo di presidente di commissione. Superando, in questo modo, la discriminazione attuata, senza ragioni, dall’amministrazione scolastica, secondo la quale tali presidi non avrebbero potuto accedere alla presidenza. La decisione del Tribunale regionale, tra l’altro, giunge nell’ultimo giorno utile da parte degli Uffici scolastici provinciali per la compilazione degli stessi raggruppamenti di docenti e presidenti da assegnare ai prossimi Esami di Stato al via nella terza decade del prossimo mese di giugno. La decisione del Tar arriva a seguito della richiesta di annullamento della Circolare 4537/18 e della Nota ministeriale 6078/18: preso atto del vulnus, sono stati quindi contestati dai legali Gorgo, Niro e Russo la violazione del ruolo unico della dirigenza istituito dal 2008, l’obbligo di presiedere esclusivamente gli esami della propria scuola (d.lgs. 62/17) senza poter nominare il proprio sostituto.

Marcello Pacifico (presidente Udir) ripercorre la vicenda: Dietro la protesta di Udir, seguita da altre sigle sindacali, con una nota 6078 del 6 aprile scorso, mentre era in corso la valutazione delle domande già pervenute, si permetteva, attraverso una nuova domanda cartacea, la loro partecipazione. Introducendo, però, diverse costrizioni e limitazioni. Come la condizione di essere abilitati alle scuole superiori, di terminare gli esami del primo ciclo prima dell’inizio dei nuovi e di nominare quali sostituti dei docenti già in passato presidenti di commissioni del secondo ciclo. Tutte le restrizioni sono state censurate dai legali del nostro sindacato, considerando anche che dal 2008 è stato introdotto il ruolo unico della categoria, visto che i dirigenti scolastici possono essere nominati prescindendo dal grado scolastico di appartenenza. Dopo avere esaminato il ricorso, a pensarla così ora sono anche i giudici.

Di discriminazioni e delle tante problematiche che affliggono la categoria dei dirigenti scolastici si parlerà il prossimo 19 maggio nel corso dell’incontro nazionale a Palermo, dove Udir inaugurerà il calendario dei nuovi incontri di formazione nazionali. Il giorno dopo, il 20 maggio si affronteranno i temi della violenza nelle scuole: interverranno diversi esperti tra cui il medico Vittorio Lodolo d’Oria, esperto in stress da lavoro correlato, alla presenza di rappresentati di docenti, alunni e genitori.

 

(ANSA) - ROMA, 23 APR - Una giornata di discussione sugli atti di violenza a danno degli operatori della scuola, alla presenza di esperti, rappresentanti dei lavoratori, delle famiglie, dei discenti nonché dei dirigenti delle scuole. La organizzano, in una data ancora in via di definizione, i sindacati Udir e Anief. L'iniziativa, sostenuta dalle due sigle sindacali, intende porre una seria riflessione nell'opinione pubblica sulla violenza che sta colpendo tutto il mondo della scuola. "La recente escalation di vere e proprie aggressioni e intimidazioni contro i lavoratori della scuola - scrivono i due sindacati - mostra tragicamente quale considerazione le forze politiche e governative abbiano riservato a chi per professione si prende cura delle nuove generazioni. Il discredito sociale in cui sono cadute tutte le professioni della scuola è il segno più evidente della crisi morale della società italiana che può solo ripartire dal recupero e dalla rivalutazione della funzione centrale di tutti coloro che si occupano dell'educazione dei giovani. Per queste ragioni si intende richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica attraverso una giornata di mobilitazione nazionale". (ANSA).