Con l'accordo degli altri sindacati, il Governo nega la perequazione dal 2016, l'adeguamento dell'indennità di vacanza contrattuale dal 2019 e degli stipendi all'inflazione, mentre potrebbero scomparire chiamata diretta, organico in rete, ambiti territoriali. Ancora una volta presidi sotto mirino. Marcello Pacifico (Udir): Altro che aumenti, qui tutti rischiano di voler tornare a fare i docenti. Il sindacato, nell’augurare Buone Feste, dà appuntamento al nuovo anno con le Giornate di studio: Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali.
Sta per concludersi l’anno in corso e Udir, giovane sindacato a fianco dei DS, ricorda come sia stato un anno fatto di battaglie, affinché la categoria si riappropri del proprio status e del giusto riconoscimento. Infatti, alla luce del Contratto, Udir ha lanciato l’allarme circa la riduzione delle risorse da destinare ai dirigenti scolastici, con il Fondo di categoria ridimensionato della metà in due anni. Con sempre maggiori responsabilità, sia civili che penali, e più istituti da dirigere, a causa anche del fenomeno della reggenza, i dirigenti scolastici in servizio, circa 6.500 al netto degli ultimi pensionamenti, devono fare i conti anche con continui tagli: come retribuzione di risultato per il solo effetto della decurtazione dei 10 milioni di euro rispetto all’anno precedente, avranno un assegno ridotto di 1.538 lordi al netto degli aumenti contrattuali disposti con il CCNL 2016-2018 d’area. Il sindacato non depone di certo le armi e continua a cercare soluzioni certe: se Udir accoglie con favore il comma 1 dell’art. 10 del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, che semplifica le procedure d’assunzione per i candidati che hanno superato le prove dell’ultimo concorso per dirigenti scolastici indetto per il 2017, ritiene, di contro, opportuno che siano versati nel FUN i 16,52 milioni di risparmi previsti al comma 2 per evitare questo vistoso decremento delle retribuzioni, al netto dell’esito del contenzioso seriale presso il tribunale del lavoro per il ripristino del versamento della RIA dei presidi andati in quiescenza dal 1 settembre 2012, a far fede dall’a. s. 2015/2016.
Marcello Pacifico, presidente nazione Udir, afferma come sia poco chiara la soddisfazione dei sindacati rappresentativi: “Davvero abbiamo difficoltà serie nell’intendere i toni entusiastici. A noi la musica sembra ben diversa. Conti alla mano, altro che aumenti: qui tutti rischiano di voler tornare a fare i docenti. Invitiamo i dirigenti scolastici a ricorrere presso i tribunali, dove certamente potranno ottenere quanto negato. Nell’augurare a tutti serene e buone feste, vi diamo appuntamento ai prossimi seminari firmati Udir, ancora in giro per gli istituti italiani, con l’intento di cambiare in meglio il sistema scolastico”.
Udir invita i dirigenti scolastici a partecipare alla Giornata di studio: Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali che si terrà a Torino; invia la scheda di adesione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Testi Normativi
Art. 1, comma 86, legge 13 luglio n. 2015, n. 107
86. In ragione delle competenze attribuite ai dirigenti scolastici, a decorrere dall'anno scolastico 2015/2016 il Fondo Unico nazionale per la retribuzione della posizione, fissa e variabile e della retribuzione di risultato dei medesimi dirigenti è incrementato in misura pari a euro 12 milioni per l'anno 2015 e a euro 35 milioni annui a decorrere dall'anno 2016, al lordo degli oneri a carico dello Stato. Il Fondo è altresì incrementato di ulteriori 46 milioni di euro per l'anno 2016 e di 14 milioni di euro per l'anno 2017 da corrispondere a titolo di retribuzione di risultato una tantum.
Art. 10 del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135
1. I candidati ammessi al corso conclusivo del corso-concorso bandito nel 2017 per il reclutamento dei dirigenti scolastici sono dichiarati vincitori e assunti, secondo l'ordine della graduatoria di ammissione al corso, nel limite dei posti annualmente vacanti e disponibili, fatto salvo il regime autorizzatorio in materia di assunzioni di cui all'articolo 39, comma 3, della legge 27 dicembre 1997, n. 449. Il periodo di formazione e prova è disciplinato con i decreti di cui all'articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Il presente comma si applica anche al corso-concorso bandito per la copertura dei posti nelle scuole di lingua slovena o bilingue.
2. Le risorse stanziate negli anni 2018 e 2019 per il semi-esonero del personale frequentante il corso di formazione previsto dall'articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non più necessarie a tale scopo, confluiscono nel Fondo «La Buona Scuola» per il miglioramento e la valorizzazione dell'istruzione scolastica, di cui all'articolo 1, comma 202, della legge 13 luglio 2015, n. 107, nella misura di 8,26 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 per essere destinati alle assunzioni di personale. Il Ministero dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.
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- Pubblicato: 25 Dicembre 2018