Il presidente nazionale Udir, prof. Marcello Pacifico, è stato intervistato ai microfoni della trasmissione radiofonica di Italia Stampa: ha ribadito che il giovane sindacato ha deciso di proclamare lo sciopero dei dirigenti scolastici il 17 maggio per protestare contro la decisione di introdurre l’accertamento della presenza del DS tramite impronte digitali e rilevazioni biometriche, misura offensiva e insensata, e l’eliminazione del salario accessorio

Nell’accordo tra sindacati e Governo si è parlato anche di dirigenti scolastici: si registrano malumori anche per loro, a causa dell’accertamento della presenza tramite impronte digitali e rilevazioni biometriche sul posto di lavoro e l’eliminazione del salario accessorio.

Il giovane sindacato, che ha proclamato lo sciopero dei DS per il 17 maggio, a cui hanno aderito altri sindacati come Cub, in questi mesi ha lottato, anche in occasione della recente audizione in Senato, per assicurare l’oggettività nei criteri di valutazione dei DS e procedure di reclutamento più fluide. Ma le ingiustizie non si arrestano qui: vi è anche stato un arresto sul salario accessorio senza valutazione, l'obbligo della dimora nella sede di servizio presente nel decreto concretezza, il FUN per l'a.s. 2017/2018 privo della RIA dei presidi andati in quiescenza, così come è assente la perequazione esterna con gli altri dirigenti dal 2016. Dulcis in fundo, la decurtazione delle risorse per l’istruzione registrato nel DEF.

Nel corso dell’intervista, il presidente Udir, Marcello Pacifico, ha affermato come purtroppo “assistiamo allo svilimento, quasi quotidiano, del ruolo del DS, anche a seguito dei recenti provvedimenti legislativi, e non ci sono soluzioni. Basti pensare che nel decreto concretezza e sulla pubblica amministrazione si prevedono le impronte digitali per i dirigenti scolastici, l’obbligo di permanere nella sede di servizio, provvedimenti che degradano questa funzione. Inoltre, nel Fun appena determinato dal ministero per l’anno scolastico scorso non si è preso atto dello sblocco dello stipendio e del contratto, del recupero della Ria dei dirigenti in pensione a favore di tutti quelli rimasti in servizio. Per non parlare del fatto che la perequazione dei dirigenti della stessa area avverrà soltanto dal 2018 e non da 2016, come è stato a lungo richiesto dal nostro sindacato”.

Il presidente ha continuato affermando come, consci del fatto che le cose debbano decisamente prendere un altro verso, “per tutti questi motivi, Udir abbia proclamato lo sciopero del 17 maggio per mettere al centro dell’opinione pubblica il ruolo dei dirigente scolastico, che al momento è svilito e non ha il riconoscimento confacente”.

Ascolta l’intervista al presidente Udir Marcello Pacifico

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