Nuovo caso di accusa di omicidio colposo per un dirigente scolastico, per un caso di Covid nonostante avesse adempiuto a tutte le indicazioni del protocollo. Udir: assurdo, il dirigente scolastico oggi è un datore di lavoro senza potere di spesa e l’edificio della scuola che dirige è a lui affidato ma rimane di proprietà degli enti locali

Siamo al paradosso: un'altra volta un dirigente scolastico rischia di essere indagato con l’accusa di omicidio colposo. Accade in Toscana, come riportato da La Repubblica, dove il preside è stato accusato per un caso di Covid-19 nonostante avesse adempiuto a tutte le indicazioni del protocollo.

Una situazione analoga è stata registrata sempre in questi giorni: con le dovute differenze dei fatti, è stato indagato il sindaco di un comune della Lombardia per fatti accaduti in un asilo comunale, come riporta Libero. Il primo cittadino ha pagato l’atipicità di essere considerato “datore di lavoro”, come avviene ogni giorno per i dirigenti scolastici.

Il sindacato riflette sul fatto che se la scuola fosse stata statale e non comunale la responsabilità sarebbe ricaduta sul dirigente scolastico. Udir ribadisce che occorrono maggiori tutele per chi ogni giorno lavora al servizio della propria comunità.

Udir ha lavorato e continua a lavorare sulla questione “scudo penale”, sia per i casi di Covid-19 che per la responsabilità riguardanti la sicurezza degli edifici scolastici. Il sindacato non chiede impunità, ma tutela per i presidi così come viene richiesta oggi da tutti i sindaci d’Italia per la propria collega. Udir continuerà la battaglia, auspicando che vengano tenute in considerazione le proposte di modifica al decreto Sostegni bis inviate alla V Commissione della Camera.

Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Udir, ha affermato che “la responsabilità non può essere posta a carico di un dirigente che ha applicato tutti i protocolli sottoscritti, è necessario porre la massima attenzione a due differenti problemi: il primo è ridare alla scuola i propri spazi indipendentemente dal distanziamento sociale, così da migliorare la didattica e i risultati degli apprendimenti; il secondo è riconoscere al dirigente scolastico gli oneri e al contempo tutelare e valorizzare la figura”.

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