Almeno 30 mila euro per la RIA non corrisposta dal 2016 (-18 mila euro), per la perequazione piena ottenuta per la retribuzione di parte fissa soltanto dal 2019 (-22 mila euro) e per il blocco dell’indennità di vacanza contrattuale (-24 euro mensili nel 2019). Queste sono le voci che rappresentano la sconfitta. Udir ricorre contro l’ipotesi di accordo firmato dai sindacati rappresentativi per difendere la professionalità del DS. Il sindacato invita i dirigenti scolastici a partecipare alla Giornata di studio: Io Dirigente. Sicurezza, Salute, Retribuzione, Relazioni sindacali che si terrà a Torino; invia la scheda di adesione all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Come noto, è di queste ore la notizia della firma del contratto dei DS: Udir, alla luce dell’analisi dei dati noti, afferma che l’equiparazione dei 9 mila euro di differenza tra la retribuzione di posizione parte fissa tra le diverse aree della dirigenza confluita nell'area dell'istruzione e della ricerca ci sarà dal 2020. Rilanciando i suoi ricorsi, che portano realmente al recupero delle somme spettanti, si appresta a incontrare i dirigenti scolastici a Rende, il 17 dicembre, per un seminario formativo e informativo.
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Udir conferma che l’equiparazione dei 9 mila euro di differenza tra la retribuzione di posizione parte fissa tra le diverse aree della dirigenza confluita nell'area dell'istruzione e della ricerca avverrà dal 2020. Resta confermato pertanto il ricorso contro questo accordo che non sana la disparità su questa voce di stipendio dal 2016.
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Ieri 12 dicembre vi è stato un nuovo incontro all’Aran: il fine è giungere alla firma del contratto. L’Ansa, sempre ieri, ha pubblicato una nota in cui veniva annunciata “la possibilità di una no-stop che porti alla firma”; i sindacati rappresentativi si dicono “contrari ad ogni ipotesi di autonomia differenziata”, poiché “la volontà di separazione di alcune regioni non può intaccare la dimensione nazionale, base fondante del nostro Paese”. Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, si dice contento di ciò, ma vira anche il discorso sulla risoluzione concreta delle criticità della professione che, di contro agli innumerevoli oneri, potrebbe finalmente raccogliere qualche onore.
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