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I presidi si sarebbero insediati il 1° settembre. Decisione rinviata al 5 dello stesso mese quando si riunirà la camera di consiglio. Il sindacato Udir chiede l’intervento del ministro dell’Istruzione del merito, Giuseppe Valditara

I presidi si sarebbero insediati il 1° settembre. Decisione rinviata al 5 dello stesso mese quando si riunirà la camera di consiglio

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È di queste ultime ore la notizia che ha bloccato la procedura di assunzione legata al corso-concorso per dirigenti scolastici del 2017. Il TAR Lazio, con la sentenza n. 08844/2024 del 14 agosto 2024, ha congelato l’imminente nomina dei futuri dirigenti scolastici che hanno partecipato al corso-concorso nazionale riservato svoltosi nel 2024, a seguito di un emendamento del Governo. La sospensione resterà in vigore almeno fino al 5 settembre 2024, giorno della trattazione collegiale in camera di consiglio

I presidi si sarebbero insediati il 1° settembre. Decisione rinviata al 5 dello stesso mese quando si riunirà la camera di consiglio

Nel contratto nazionale di lavoro per l’area Istruzione e ricerca relativo al triennio 2019-21 dei dirigenti, appena firmato all’Aran, la parte economica occupa ben… cinque articoli! Qualcuno ha detto che è un contratto inesistente: in effetti, nel contratto c’è ben poco. Forse le cose vanno meglio per la parte normativa? Non si direbbe, considerato che non si è riusciti ad ottenere nemmeno la disponibilità del 100% dei posti vacanti per i trasferimenti interprovinciali, come previsto in deroga alla contrattazione dal legislatore stesso su richiesta di Udir.

Nel Contratto nazionale di lavoro per l’Area Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2019-21 dei dirigenti, appena firmato all’Aran, la parte economica occupa ben… cinque articoli! Qualcuno ha detto che è un contratto inesistente: in effetti, nel contratto c’è ben poco. Forse le cose vanno meglio per la parte normativa? Non si direbbe, considerato che non si è riusciti ad ottenere nemmeno la disponibilità del 100% dei posti vacanti per i trasferimenti interprovinciali, come previsto in deroga alla contrattazione dal legislatore stesso su richiesta di Udir.

Oggi è stato sottoscritto in via definitiva all’Aran, il Contratto nazionale di lavoro per l’Area Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2019-21: l’accordo prevede aumenti stipendiali di circa 240 euro lordi al mese e gli arretrati probabilmente arriveranno già il prossimo mese. “La somma accordata corrisponde a poco più di quanto ottenuto nella scuola per i DSGA lo scorso 18 gennaio con il rinnovo del Ccnl 2019-21”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir. “La nostra organizzazione sindacale – continua il presidente – ritiene che dopo ben cinque anni di attesa nessun passo avanti è stato fatto sulla perequazione esterna e interna (Ria), come sui vincoli per la mobilità, la responsabilità e la valorizzazione della categoria. Bisogna cambiare”, conclude Pacifico.

COSA PREVEDE IL RINNOVO CONTRATTUALE